Strumenti di indagine nel processo di certificazione Family Audit
Un percorso di co-progettazione avviato da quasi un anno per costruire, con il contributo di tutti gli stakeholder, un nuovo strumento di rilevazione a servizio della certificazione Family Audit. È questo il progetto che, nella sua prima fase, si è svolto tra giugno e ottobre 2023 nel quale Tsm ha coinvolto referenti aziendali, consulenti e valutatori/valutatrici Family Audit, accompagnando il loro lavoro con moduli di formazione progettati per sostenere le fasi del processo partecipativo.
L'obiettivo era quello di pervenire ad uno strumento condiviso per cogliere i bisogni delle persone che lavorano nelle organizzazioni aderenti alla certificazione Family Audit e il loro grado di soddisfazione per le misure adottate nel corso del processo di audit. Non più solo dati hard quindi, relativi alla struttura del personale, comunque fondamentali per l'elaborazione del Piano aziendale Family Audit, ma ora anche dati soft, raccolti attraverso una metodologia validata.
TSM, in collaborazione con l'Ufficio Family Audit di Agenzia per la coesione sociale, ha promosso un percorso che voleva andare incontro all'esigenza di offrire alle organizzazioni strumenti più solidi di quelli utilizzati, in modo occasionale, per la rilevazione delle percezioni legate alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e di farlo partendo dall'expertise degli attori del sistema Family Audit.
Il percorso ha previsto nel 2023 alcune sessioni di formazione dedicate a individuare, grazie all'intervento e alla esperienza di un team ristretto composto da otto tra consulenti e valutatori/trici Family Audit, le dimensioni principali da rilevare sia in termini di bisogni che di soddisfazione. Queste riflessioni, in parte già formulate come griglie di domande, sono state poi condivise in attività laboratoriali (in presenza e on line) alle quali hanno partecipato circa cinquanta referenti aziendali di organizzazioni certificate che, a loro volta, hanno offerto le proprie indicazioni su quanto fino a quel momento elaborato.
In una seconda fase sono state coinvolte due ricercatrici e formatrici con esperienza sulle tematiche e sulle metodologie adottate, Anna Ress e Letizia Caporusso che collaborano, tra l'altro, con il Centro Studi Interdisciplinari di Genere dell'Università di Trento, che hanno proposto una riorganizzazione delle sollecitazioni raccolte. Si è così pervenuti ad un unico strumento di rilevazione che si poggia sia sui contributi raccolti fino a quel momento, sia su fonti consolidate (ad esempio i questionari Eurofound e altri utilizzati dal CSG).
Il questionario di rilevazione dati soft andrà , dunque, a rilevare, all'avvio del processo di certificazione, la soddisfazione per la situazione lavorativa e verso le iniziative precedenti alla certificazione FA, mentre, al termine del processo (terza annualità ), permetterà di individuare eventuali nuovi bisogni emergenti e l'impatto e il gradimento delle iniziative introdotte attraverso il Piano aziendale.
Sono previste due versioni, una struttura base, più snella, che consente di raccogliere le informazioni centrali, e una versione integrativa, dalla quale attingere per eventuali approfondimenti su temi che potrebbero essere di interesse per il caso specifico.
L'utilizzo di un unico questionario, con alcuni quesiti ripetuti in modo analogo, permetterà anche la comparabilità dei dati raccolti all'inizio e al termine del processo.
Lo strumento consentirà quindi alle organizzazioni di verificare i risultati raggiunti sia attraverso le risposte date direttamente alle domande, sia attraverso l'analisi delle differenze osservate nei quesiti ripetuti. L'uso dello strumento è raccomandato per le organizzazioni con almeno 50 dipendenti.
Nel corso del 2024 il progetto continua con la fase di sperimentazione che permetterà di testare lo strumento in quattro casi reali, individuati per rappresentare il settore pubblico, il settore privato e il privato sociale. Questo indispensabile compito di realtà consentirà di integrare nello strumento finale ulteriori contributi da parte dei destinatari finali, nonché di sottoporre a osservazione tutte le fasi di implementazione dell'indagine all'interno delle organizzazioni, così da individuare eventuali criticità e proporre azioni di mitigazione quando il questionario sarà definitivo, in modo tale da chiudere il cerchio intorno a questo ampio laboratorio di ricerca intervento.
A seguito della validazione del modello, il progetto si concluderà con la realizzazione di un percorso formativo che Tsm andrà a proporre ai referenti aziendali, ai responsabili HR / Compliance delle organizzazioni Family Audit per promuovere la conoscenza dello strumento, ma anche per migliorare la loro capacità di lettura, analisi e restituzione dei dati, e supportarle nella scelta di soluzioni adeguate all'utilizzo di interfacce digitali per la rilevazione e analisi dei dati.