News/Approfondimenti > 10 giugno 2017

Pistoletto in trincea per la pace

L'adige

Michelangelo Pistoletto ha impresso sempre un'impronta particolare ai suoi lavori. Legato com'è a un'idea di «arte povera», non poteva non rimanere affascinato dall'idea maturata con Arte Sella di costruire un'opera vegetale nel contesto di una cornice particolarissima, ma che ha saputo conquistare un suo spazio gigantesco nel panorama artistico italiano. Arte Sella è sinonimo di un legame indissolubile tra la produzione, la creatività, l'ingegno e l'ambiente, la nostra Madre Terra. 

A Pistoletto interessava la lettura di un territorio, segnato cento anni fa dal dramma di un disumano conflitto mondiale, a cui l'artista di Biella ha deciso di contrapporre questa opera vegetale particolare: Trincea di Pace. Il Terzo Paradiso. Proprio nei pressi di un'altra trincea che cento anni fa vedeva uomini in divisa, devastati dal conflitto, affrontarsi e combattersi per ragioni superiori. Così Pistoletto ha deciso di creare questa opera particolarissima, ma semplice, dei solchi a cerchio nel prato, in una località che oggi ispira serenità, pace, tranquillità, una passeggiata a sole o all'ombra delle frone del bosco, in una esplosione di colori, profumi, rumori. La cornice di Arte Sella, con le sue opere vegetali e la natura, le montagne a fare da corona. Oggi E qui che alle ore 15 Michelangelo Pistoletto presenterà, a Malga Costa, la sua «Trincea della Pace». Nei pressi dei resti della trincea che solca la zona di Malga Costa. Le trincee sono sopravvissute al tempo, agli agenti atmosferici e diverse parti del Trentino sono ancora segnate dai resti di queste strutture, è il territorio che ancora porta su di sé le tracce del conflitto. Michelangelo Pistoletto rilegge il segno dell'infinito a cui si aggiunge un grande cerchio centrale. La presentazione ad Arte Sella del «Terzo Paradiso» è, più che un vernissage o l'apertura di un'esposizione, in realtà è un'occasione di dialogo e di confronto con uno degli artisti più profondi dell'arte mondiale contemporanea. L'afflato, la spinta di Pistoletto, è volta agli uomini e alle donne, in una cornice artistica e creativa, ma che al fondo vede sempre l'umanità alla ricerca di una nuova consapevolezza. E allora, vedere i cerchi continui che segnano il verde, come un continuum infinito, segna il percorso artistico. Non casualmente l'opera si chiama «Trincea di Pace e Terzo Paradiso»: è il terzo cerchio, è il passaggio evolutivo della convivenza con la natura. Insomma, si tratta di un'opera-evento che va al di là della denuncia o della riflessione dei traumi della Grande Guerra, ma investono una domanda finale che ci riguarda tutti, a maggior ragione in questo passaggio storico: saremo in grado di salvare, ciò che di per sé è armonia nell'universo? 

L'evento è in collaborazione con gli studenti del Master Unesco Wnhm-World naturai heritage management, giunto alla quinta edizione, finalizzato alla creazione di una cultura e di professionalità evolute per la gestione efficace della vivibilità e degli ecosistemi, consolidando così il legame tra Arte Sella e la Tsm-step.

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