Pensare è agire
Uno dei compiti più cruciali e faticosi per gli esseri umani, a maggior ragione in scenari in cui l'incertezza risulta davvero elevata, è quello di prendere decisioni. Decisioni che indirizzano e condizionano costantemente la nostra vita, sia lavorativa sia privata e che talvolta vengono prese in modo inconsapevole e senza la giusta attenzione. Basti pensare che più del 52% delle decisioni manageriali e professionali risultano errate a distanza di qualche anno o addirittura pochi mesi (Paul Nutt, 1999 - Ohio State University). Questa percentuale non è molto diversa per le decisioni quotidiane, della vita privata.
Tuttavia, nonostante l'importanza che le decisioni assumono nella nostra vita, pochi ricevono una formazione in merito. Proprio su questa tematica si articola un nuovo percorso all'interno del Catalogo dell'offerta formativa 2024 di TSM dal titolo: “Sviluppare il pensiero decisionale”, proposto e progettato dall'Unità benessere della persona, sviluppo organizzativo e ambito sociale.
Il corso, che ha preso avvio nel mese di marzo, ripartirà nel secondo semestre con altre 11 edizioni e offrirà una riflessione sulle diverse modalità di approccio alla decisione e tecniche pratiche per migliorare tutto il processo, dalla valutazione critica delle alternative alla scelta. L'obiettivo principale è quello di rendere i partecipanti pienamente consapevoli delle dinamiche, degli elementi in gioco, delle criticità decisionali e delle debolezze che condizionano quotidianamente il nostro agire. In questo modo sarà possibile acquisire approcci, strategie, metodologie e tecniche decisionali evolute e realmente efficaci applicabili concretamente in ogni occorrenza.
Attraverso due giornate di formazione si avrà modo di sviluppare una forma mentale orientata alla decisione scardinando gli schemi abituali e le consuete scorciatoie di pensiero che conducono a scelte errate. Il passaggio successivo sarà quello di acquisire una visione più aperta a tutte le informazioni disponibili allargando di conseguenza le opzioni per focalizzarsi meglio su ciò che è cruciale per l'obiettivo: non esistono solo il bianco o il nero, ma moltissime altre sfumature. Infine, prima di passare all'azione si andrà a individuare la metodologia/tecnica o processo decisionale specifico e opportuno a seconda della questione, delle circostanze, delle tempistiche, delle esigenze e degli attori in gioco, senza dimenticare la gestione della componente emotiva.
Come ci ricorda Jean-Paul Sartre: "Non scegliere è comunque scegliere." Anche l'inerzia o l'indecisione rappresentano una forma di scelta, spesso dettata dalla paura o dall'incertezza. Attraverso questo percorso formativo, si cerca di fornire alcuni strumenti necessari per prendere decisioni più consapevoli, efficaci e strategiche.