News/Approfondimenti > 30 agosto 2024

La sfida di TSM per governare il cambiamento

di Francesco Barone

Viviamo un tempo di cambiamenti epocali che investono ogni ambito della nostra quotidianità, ponendoci innanzi a sfide molto complesse. Possiamo subire questi cambiamenti e rincorrerli oppure possiamo farci trovare pronti e cercare di governarli.
TSM - Trentino School of Management, per vocazione, non può che essere l'attore del cambiamento e per scelta vuole essere un motore di innovazione e una fucina di qualità per il nostro territorio.

Il precedente Consiglio di amministrazione della Società, guidato dal collega Roberto Bertolini - che ringrazio profondamente - ha rivendicato con forza un ruolo propulsivo per TSM, favorendone peraltro un importante riconoscimento esterno.
Con la collaborazione preziosa, nel senso della continuità, dell'amministratore delegato Delio Picciani e con i nuovi e autorevoli contributi della professoressa Patrizia Cordin, dell'architetto Daniela Salvetti e del dottor Federico Dal Rì, ci siamo rimessi in cammino.

La nostra Società è certamente un unicum nel panorama nazionale e, con un pizzico di orgoglio, possiamo rivendicarne alcuni meriti. Attraverso la formazione abbiamo contribuito a innalzare la qualità della nostra pubblica amministrazione e di conseguenza la qualità della vita delle nostre comunità. In fondo, offrendo una formazione continua e di altissimo valore contribuiamo in modo determinante a costruire una società più equilibrata, consapevole, con rapporti fertili fra privati e fra privati e PA, efficiente e solida sul piano dei valori.

TSM è, quindi, alfiere dell'autonomia del nostro territorio, perché l'autonomia senza la qualità rischia di ridursi a mera etichetta e progressivamente si indebolisce. L'autonomia si rafforza, invece, se riesce a garantire ricadute positive sul territorio, offrendo servizi di qualità ai cittadini e alle imprese. Così, l'autonomia virtuosa si proietta nel terzo millennio e diventa il modello di buon governo del territorio. TSM ha contribuito e continuerà a impegnarsi affinché il Trentino possa rappresentare sempre la miglior espressione del modello autonomista.
Certamente il nostro successo è frutto della visione lungimirante di chi ha voluto investire nella formazione. Un investimento progressivo da parte dell'Amministrazione della Provincia autonoma di Trento, della Regione e dell'Università degli Studi di Trento, che ci ha consentito di capitalizzare il nostro asset più importante: le risorse umane di cui la nostra società si avvale. Sono convinto, infatti, che proprio nel nostro personale, altamente qualificato e specializzato, risieda la nostra forza e la nostra irripetibilità. 

Raccontare l'unicità e la qualità di TSM è un passaggio fondamentale, sia per riconoscere il merito di chi ha lavorato con grande impegno per questi risultati, sia perché da qui si deve ripartire per accrescere ulteriormente il ruolo e l'incidenza della Società sul sistema Trentino. In quest'ottica ha lavorato la precedente gestione operando un rebranding aziendale e da questa visione ripartiamo per il prossimo triennio, con la ferma intenzione di ingranare la marcia successiva. La riconoscibilità della Società, infatti, è funzionale alla missione formativa che intendiamo affrontare, rafforzando i legami con gli altri necessari interlocutori: il settore privato e l'Università. Da un lato, quindi, sentiamo la responsabilità di essere promotori della costruzione di una grammatica comune fra la PA e i privati. Con una pubblica amministrazione di qualità e imprese caratterizzate da altissima specializzazione, per adeguare i tempi di reazione della PA alle necessità delle categorie economiche, garantendo al contempo il buon andamento dell'amministrazione, si deve progressivamente costruire un humus di conoscenze comune, un reticolato di strade note da percorrere insieme, in cui PA e privati sappiano aiutarsi a vicenda per tagliare speditamente i traguardi.

Da altro cono visuale, la formazione senza la ricerca rischia di appiattire il ruolo di TSM e, lasciando inespresse le migliori potenzialità, ridurlo a vettore di conoscenze già acquisite. In collaborazione con UNITN, preziosissimo socio, la Società può svolgere un ruolo attivo di promozione della ricerca in una dimensione d'interesse territoriale. Incentivando la ricerca, le nostre attività, oltre a trasmettere conoscenze, saranno orientate a favorire la crescita culturale del nostro territorio e ci consentiranno di avere un ruolo attivo nella costruzione dei saperi che poi, attraverso i nostri formatori, saranno messi a disposizione della Comunità.

In un mondo che cambia velocemente e in cui i paradigmi della quotidianità vengono resettati a ritmi incessanti, chi fa formazione non può attendere che le conoscenze si consolidino, altrimenti si ritroverebbe inevitabilmente relegato in un anacronismo genetico che - nella migliore delle ipotesi - avrebbe come effetto la scarsa utilità. Alcuni esempi sono offerti dai rischi/opportunità dell'intelligenza artificiale e della transizione digitale, dai complessi bilanciamenti della sostenibilità ambientale, economica e sociale e, non da ultimo, della tutela dell'essere umano nella sua dimensione complessa e anche trascendente in una realtà disumanizzante. La complessità, però, non deve spaventare, anzi. Le semplificazioni che appiattiscono, quasi sempre al ribasso, e omologano, mettono a rischio le nostre comunità. Una società complessa merita un approccio attento ai bisogni vecchi e nuovi, in grado di offrire le migliori soluzioni che non possono che essere frutto di studio, ricerca e formazione continua.

È con questo spirito che ci approcciamo alle difficili sfide che ci attendono e per le quali TSM si farà trovare pronta.

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