News/Approfondimenti > 30 marzo 2007

L'università italiana scopre i professionisti del territorio

Aumentano i corsi per destination manager, specialisti nella promozione delle località turistiche. di Felice Fava

80%: la percentuale di allievi del master della tsm che trovano un lavoro entro sei mesi dal diploma.

Per soddisfare le nuove esigenze del turismo il mondo accademico punta, con diversi corsi formativi, sul destination manager, Un professionista chiamato a valorizzare il territorio nei nei suoi diversi aspetti. A partire dal concetto di destinazione, vista come un insieme di relazioni, prodotti, servizi, iniziative culturali e enogastronomiche. Insomma, un mix variegato con il quale attrarre i visitatori, soddisfarne le attese e suscitare emozioni. In Italia, quindi, il suo compito è quello di mettere in luce le mille attrattive della nostra penisola. E le offerte formative, appunto, non mancano.

La tsm, Trentino School of Management, (fondata tra gli altri dall’Università locale), promuove un master specifico di primo livello, cui possono accedere laureati triennali i qualsiasi disciplina.

Il percorso didattico prevede un impegno di 1.760 ore, comprensive di 3 mesi di stage da svolgersi in aziende italiane o straniere. I risultati sembrano essere confortanti: il 30%  degli allievi rimane a lavorare nella stessa organizzazione dove ha effettuato lo stage, mentre nel complesso circa l’80% dei giovani riesce a trovare un impiego in settori attinenti alla preparazione acquisita, entro sei mesi dalla conclusione del master. Lo Iulm di Milano, invece, propone da tempo un corso di destination management realizzato per gli studenti che si trovano al termine del percorso formativo di scienze turistiche. Ma ormai negli ultimi tempi quasi tutte le Facoltà di turismo hanno inserito nei loro programmi iniziative didattiche che comprendono l’acquisizione di competenze di valorizzazione del territorio. Segnaliamo inoltre che l’Accademia Europea Bolzano (Eurac) e il Touring Club Italiano promuovono dal 17 a l 20 aprile un corso full immersion di formazione pratica orientata a un approccio stile problem solving sulle nozioni base del destination management e delle attrazioni turistiche.

Il seminario sarà tenuto da docenti e professionisti del turismo che, attraverso casi pratici, porranno l’accento sui nuovi concetti di marketing turistico ed economia emozionale.

Quali sbocchi lavorativi? “Le opportunità – risponde Guido Venturini, direttore generale del Touring Club Italiano – si trovano soprattutto nelle strutture pubbliche: comuni, uffici provinciali del turismo e Camere di Commercio, ma anche nei consorzi enogastronomici e associazioni di categoria, là dove serve un manager in grado di progettare pacchetti turistici alternativi, che poi verranno promossi dai tour operator soprattutto all’estero”. “Il destination manager svolge una funzione essenziale – conclude il direttore generale del Touring – grazie alle sue competenze è in grado di far vivere turisticamente il territorio tutto l’anno e non solo durante la cosiddetta alta stagione”.

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