News/Approfondimenti > 02 giugno 2007

Celli all’attacco. Troppe tribù, più iniziativa

TRENTO – Il dibattito a palazzo Calepini, breve ma incisivo, ha visto il dg della Luiss Pier Luigi Celli inneggiare al rinnovamento. “Qualcuno deve iniziare a farsi da parte. In Italia vedo molte tribù e corti, poca concorrenza. Non serve solo fedeltà e appartenenza, in Italia serve cambiamento se vogliamo anche tradimento”.

Il presidente dell’università di Trento, Innocenzo Cipolletta ha indicato la necessità “che la pubblica amministrazione, in questo Trentino, inizi questo percorso, cercando di essere meno invadente, meno assistenziale.

Serve meno intervento diretto ed eventualmente un sostegno economico esterno”.

Mario Marangoni, presidente della SpA omonima, rileva che “nel settore privato la meritocrazia ha ancora un senso e una necessità, mentre il settore pubblico non sa fare altrettanto. In generale ci sono troppi dirigenti che si sono abituati al passaggio e non vogliono cambiare”.

E il giudizio complessivo della classe dirigente trentina comunque mette in mostra “più luci che ombre”, come ha detto il direttore di Trentino School of Management Mauro Marcantoni.

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