News/Approfondimenti > 04 aprile 2014

Sguardi sul paesaggio sfigurato

L'Adige, 4 aprile

Porre il paesaggio al centro di una riflessione per capirne i cambiamenti avvenuti nel tempo e per ripensare in maniera critica gli interventi dell’uomo in questi anni. «Paesaggio trentino trasformato», questo il titolo della mostra fotografica che sarà inaugurata in piazza Battisti domani pomeriggio alle 18 e che potrà essere visitata fino a domenica 27 aprile. Saranno esposte 49 fotografie realizzate da sette fotografi: Paolo Calzà, Piero Cavagna, Giulio Malfer, Floriano Menapace, Matteo Rensi, Paolo Sandri e Gianni Zotta. A loro è stata lasciata la piena libertà di proporre immagini che rappresentassero punti di vista insoliti sulle modifiche intervenute nell’ambiente naturale trentino, nei centri storici e nelle aree agricole. L’idea è nata in occasione della ricorrenza dei cinquant’anni dalla fondazione della sezione trentina di Italia Nostra. «Abbiamo visto - ha spiegato il presidente Beppo Toffolon – che il tema dell’ambiente è oggi di moda e questa persistenza è indice che qualcosa non va. Dalle foto che sono state raccolte nel lavoro dei fotografi abbiamo una visione di un paesaggio trentino che da coerente si è trasformato in frammentato spesso confuso e sgradevole». È l’opera dell’uomo, prima di tutto, non guardare in faccia nulla, nemmeno ad una risorsa come la natura. «Negli ultimi cinquant’anni - ha spiegato Toffolon - abbiamo aumentato di dieci volte l’utilizzo del nostro territorio. Questo è frutto anche di una perdita di riferimenti culturali e di identità. L’impostazione di pianificazione e il modo di intendere in maniera organica il territorio non hanno mai preso in considerazione il paesaggio come elemento progettuale». Le 49 foto che saranno esposte da domani in piazza Battisti rappresenteranno esempi di come il nostro territorio si è trasformato con infrastrutture impattanti, l’alterazione del rapporto tra città e campagna oppure la perdita dell’idea di città integrata con il contesto che gli sta attorno. «Per la salvaguardia del paesaggio trentino - ha affermato Toffolon - un ruolo importante lo avranno sempre più gli agricoltori, gli unici che potranno contrastare l’uso del territorio in maniera sfrenata». Riflessioni, queste, che assieme ad altre troveranno un momento di confronto il prossimo 10 aprile alle 17.30 con un incontro, moderato dal giornalista Franco de Battaglia, dal titolo «La fotografia e il paesaggio» durante il quale interverranno Ugo Morelli e Vittorio Curzel di Step-scuola per il governo del territorio, il fotografo Floriano Menapace e lo stesso architetto Beppe Toffolon

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