Camussone: Scuole di manager per crescere

TRENTO - alla luce della crisi della Michelin, della Stl e di molte altre imprese trentine, i sindacati hanno chiesto a gran voce l’istituzione di scuole specializzate nella preparazione di futuri manager. Anche gli esperti del settore sono favorevoli, con la formazione vista come atto indispensabile per plasmare solide professionalità.

Gian Franco Camussone, professore esimio della Bocconi di Milano e docente di Sistemi Informativi alla Facoltà di Economia di Trento non ha dubbi: «Sono assolutamente favorevole alle scuole per manager. Trento vive una contraddizione interna. Ci sono realtà molto solide nel campo dell’agricoltura e del turismo, mentre a livello industriale, nonostante ci siano nomi consolidati, si riscontra una certa debolezza. Il motivo? Difficile spiegarlo. Direi - continua - che in linea generale si dovrebbe rivitalizzare lo spirito imprenditoriale ».

E le scuole per manager possono tornare utili?

Esatto. Che un tecnico crei un’industria è una cosa positiva. Però per gestirla serve un professionista, altrimenti il rischio di fallimento è altissimo. Insomma, serve un esperto di settore.

Proviamo a indicare una ricetta valida per tutti…

L’apertura all’esterno. Le aziende devono capire che bisogna guardare alle altre regioni, anzi agli altri paesi europei. Non prodotti trentini per i trentini,   a prodotti trentini esportabili al di fuori dei nostri confini. È la stessa filosofia che ha permesso all’Ateneo di Trento di raggiungere livelli d’eccellenza in tutta Italia. Se non ci fosse stato un superamento di confini non avremmo raggiunto questa credibilità.

Quali sono le professionalità che servono per superare questa crisi?

Da una scuola per manager non escono i Montezemolo, teniamolo presente. Queste personalità sono ''prodotti'' rarissimi e forse irripetibili. Bisogna puntare sui manager intermedi che sappiano gestire con oculatezza un’azienda, avendo ben chiaro che lavorare in prodotti finiti è molto pericoloso. E quindi può accadere che la produzione dei loden sia dirottata in Bulgaria.