News/Approfondimenti > 10 ottobre 2016

Villa Lagarina dieci chilometri di muri a secco

lavocedeltrentino.it

Uno sviluppo di 9.993 metri di muri a secco, un’area a terrazzamenti di 2,41 chilometri quadrati e una distribuzione altimetrica prevalente compresa tra i 200 e gli 800 metri.


Ecco, in numeri, i risultati del censimento realizzato da Albatros srl sul territorio di Villa Lagarina. Lo studio, assieme a un emozionante filmato, sarà presentato domani (martedì 11 ottobre) a palazzo Libera, in occasione della tappa di Villa Lagarina della sessione tematica, ospitata in Trentino, del terzo incontro mondiale su “Paesaggi Terrazzati: scelte per il futuro“. 


L’appuntamento è alle 14.30. La sindaca Romina Baroni commenta: «Qui a Villa si è svolta la ricerca più approfondita possibile: uno studio che permetterà anche di orientare le scelte future, ad esempio potendo decidere con maggiori informazioni quale manufatto valorizzare. Alla tavola rotonda, poi, metteremo a confronto alcune donne imprenditrici di questo paesaggio: chi ha scelto l’economia agricola, chi l’allevamento, chi il turismo, chi ha coniugato tutto questo e chi ha puntato sulle erbe officinali. Un dibattito interessante: fare agricoltura sui terrazzamenti è certo più impegnativo che farla in fondo valle».


L’impegno provinciale è teso a ideare norme e politiche per conservare e valorizzare il paesaggio terrazzato. Questa particolare sistemazione agraria ha consentito alle popolazioni di montagna di vivere sul proprio territorio, svolgendo al contempo un’opera di difesa e prevenzione dai rischi idrogeologici e conferendo al paesaggio un particolare e pregiato disegno. 


Oggi questo ambiente è interessato da forti fenomeni di abbandono, in quanto scarsamente redditizio. Per fare il punto sulle azioni di tutela delle aree terrazzate nel mondo, si tiene ogni due anni il meeting dell’Alleanza per i paesaggi terrazzati. Dopo Cina e Perù, quest’anno il meeting è ospitato in Italia e prevede una sessione tematica trentina con incontri a Cembra, Terragnolo, Villa Lagarina e Rovereto oltre al convegno di lunedì 10 ottobre al Muse.


La sessione tematica di Villa Lagarina sarà moderata da Giorgio Tecilla, Direttore dell’Osservatorio del Paesaggio della Provincia. Sarà proiettato il filmato sui paesaggi terrazzati e seguirà una sintetica presentazione del lavoro di censimento effettuato sul territorio del Comune di Villa Lagarina, con Alessandro Marsilli di Albatros Srl.


Ci saranno poi gli interventi di Romina Baroni, sindaca di Villa Lagarina, Lorenzo Galletti sindaco di Terragnolo, Maurizio Tomazzoni assessore all’urbanistica patrimonio e cultura del Comune di Rovereto; Annibale Salsa antropologo, componente di Step e del Comitato Scientifico di Accademia della Montagna.


Seguiranno le testimonianze di imprenditrici che hanno trasformato i terrazzamenti in fonte di reddito: Ideo Gudeta Agitu dell’azienda “Boran la capra felice” di Valle San Felice, Valeria Coveli dell’agritur “Maso Spezial” di Pedersano, Nadia Montagna dell’omonima azienda agricola di Nogaredo, Elisabetta Monti dell’azienda biologica “La Fonte” di Mezzomonte, Luigina Speri dell’azienda Agricola “Al Massarem” di Vanza.


Segue, alle 16.30, la visita alla strada collinare della Destra Adige Lagarina con approfondimento del recupero dei muri a secco. Per informazioni: step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio; via Diaz 15, Trento; 0461 020060; step@tsm.tn.it; www.tsm.tn.it; www.paesaggiotrentino.it


Spiega ancora Baroni: «Rispetto allo studio di Albatros, abbiamo voluto un lavoro di dettaglio su tutti i manufatti a secco. Ora abbiamo una base di ricerca unica in Trentino, che ci dà elementi per capire quali manufatti vanno valorizzati, per quali chiedere finanziamenti, su quali concentrare il nostro impegno. I muri a secco sono un elemento straordinario e sappiamo anche che, per la loro ricostruzione, non servono perizie geologiche, visto che per loro natura non creano barriere allo scorrimento dell’acqua».


Alessandro Marsilli, di Albatros Srl, spiega gli obiettivi e gli esiti dello studio. «Noi ci occupiamo di divulgazione scientifica, ricerca e progettazione ambientale. A Villa Lagarina abbiamo analizzato il paesaggio terrazzato con uno studio multidisciplinare, che si è concentrato sui muri a secco della vecchia viabilità. Il lavoro è iniziato dall’osservazione con sistemi gps, con la cara vecchia corda metrica e col clinometro: lo strumento che misura la pendenza. D’accordo con l’amministrazione, ci siamo concentrati solo sulle murature a secco, dunque non su quelle ripristinate negli anni. La prima indicazione è stata che molti di questi manufatti sono presenti anche in porzioni di bosco ormai inselvatichite.


Abbiamo studiato molti aspetti: il tipo di pietra usato, la flora e la fauna. Sono state dunque coinvolte diverse competenze: per la botanica Antonio Sarzo; ha collaborato il cartografo e accompagnatore di media montagna Michele Zandonati, gli aspetti didattici sono stati curati da Annalisa Bonomi, quelli storici da Carlo Andrea Postinger, io mi sono concentrato sulla biodiversità e sul coordinamento. Abbiamo anche voluto realizzare un video, con immagini ad alta risoluzione, riprese anche grazie a un drone: un documentario scientifico, ma che punta soprattutto a essere divulgativo».



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