News/Approfondimenti > 21 giugno 2007

Turismo: Illy, carenza di alta formazione

Non abbiamo sfruttato in maniera adeguata questo nostro patrimonio

La posizione dell'Italia nell'economia turistica globale dovrebbe essere semplicemente ''da primato'':negli ultimi anni è invece peggiorata rispetto ad altri Paesi e siamo stati superati anche da realtà come la Spagna, nonostante il nostro Paese possa contare su un patrimonio naturale,ambientale e soprattutto culturale (rappresentato da oltre il 70per cento delle bellezze archeologiche, architettoniche ed artistiche mondiali) assolutamente impareggiabile.''Non abbiamo dunque sfruttato in maniera adeguata questo nostro patrimonio, ci siamo lasciati sfuggire molte opportunità intermini di sviluppo delle attività turistiche'', ha sottolineatooggi a Trento il presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, che è intervenuto alla prima edizione del ''Summit del turismo nelle regioni'', promosso da Trentino School of management in collaborazione con Trentino Spa e Turismo Fvg.

C'è pertanto un ''problema turismo'' oggi in Italia, segnalato anche nel messaggio giunto al convegno da parte del ministro peri Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli, secondo il quale se è estremamente elevata la quota di turisti internazionali che dichiarano di sognare e di preferire l'Italia, ''è altrettanto elevata la percentuale di coloro che rinunciano a questo 'sogno' per motivi di costo, di carente organizzazione o di complicata mobilità''. Non è quindi un caso che una ricerca Europ Assistance di qualche settimana conferma l'Italia quale destinazione favorita del turismo europeo ma le assegna comunque un punto percentuale di apprezzamento in meno rispetto al 2006.

Per Illy tra le cause del fenomeno anche l'approccio dilettantesco con cui è stato affrontato il problema turismo nel nostro Paese, ''gli imprenditori sono stati lasciati agire senza riferimenti, senza guida, senza un'adeguata relazione con la Pubblica Amministrazione'' per sviluppare quei servizi di natura pubblica che invece andavano incrementati. Occorre crescere, hanno evidenziato Illy ed il presidente del Trentino Lorenzo Dellai, colmando un'avvertita carenza di alta formazione in campo turistico, allo scopo di formare imprenditori, dirigenti, manager sia pubblici che privati: in Svizzera esistono cinque Scuole di specializzazione nel settore turistico, ha osservato il presidente della Regione, in Italia neppure una.

Ben venga allora l'istituzione di una vera e propria Università del Turismo, che nasca dalla collaborazione tra le Università di Trieste ed Udine, con la partecipazione di Mib School of management di Trieste e possibilmente anche di altri soggetti del Veneto e del Trentino - come l'odierno convegno di Trento ha auspicato - nel cui ambito sviluppare nuove professionalità pubbliche e private d'eccellenza attraverso lauree brevi e specialistiche, master e corsi di specializzazione, ha affermato Illy. Il presidente ha quindi parlato della profonda riorganizzazione operata in regione nel campo delle attività di promozione ed informazione per proporre un'immagine unitaria dell'offerta turistica del Friuli Venezia Giulia (un programma di promo-commercializzazione poi illustrato in dettaglio dal direttore generale di Turismo Fvg, Josep Ejarque): un modello, ha rilevato Illy, che dovrebbe essere considerato anche a livello nazionale ''per offrire al turista internazionale un sistema turistico unico'', declinando poi i singoli messaggi promozionali a livello territoriale, lasciando dunque alle Regioni il ruolo di presentare le singole località.

''Credo che in tal modo - ha concluso Illy - possa crearsi una corretta immagine turistica dell'Italia, che vuole proporre la sua attrattività turistica in modo unitario'', nella consapevolezza peró delle tantissime differenziazioni e delle grandissime unicità (le diverse vocazioni e le distintive riconoscibilità segnalate da Dellai) dei propri territori regionali e delle proprie città (red).
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