News/Approfondimenti > luglio 2015

DALDOSS: Nelle alpi il rapporto tra costruito e territorio e' cruciale

Comunicato PAT n. 1666

''Per il territorio alpino il tema della tutela degli insiemi è cruciale. Anche il non costruito ha infatti un ruolo molto importante quando si parla di qualità urbanistica. Non c'è dubbio che la tutela del paesaggio e del territorio passa anche dalla percezione della bellezza, della cura e dell'armonia dell'insieme''.  L'assessore provinciale all'urbanistica ed edilizia abitativa Carlo Daldoss lo ha detto chiaramente in apertura del convegno sulla ''Tutela degli insiemi'', organizzato questo pomeriggio presso l'aula magna di Tsm a Trento. Per altro il momento sembra particolarmente favorevole per approfondire questo tema, che è attuale. ''Oggi - ha aggiunto l'assessore - siamo in un periodo in cui è possibile trovare un equilibrio tra conservazione dell'esistente ed evoluzione dinamica. E' una sfida interessante da vivere in un tempo di grandi cambiamenti e in cui si può dare un contributo originale nell'individuare strade nuove. Con l'impegno e con lo stimolo critico di tutti credo che potremo arrivare ad un buon risultato che, anche se perfettibile, segnerà il tentativo di interpretare in modo innovativo e originale i tempi che cambiano''. Il concetto della tutela degli insiemi, ovvero il rapporto tra il costruito e gli spazi circostanti, è presente anche nel disegno di legge di riforma urbanistica che a breve sarà discusso dal Consiglio provinciale. Oggi è stato approfondito da numerosi esperti in un momento di formazione e confronto.

Alberto Winterle, presidente dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trento, ha sottolineato come ragionare su questo tema segni un passo in avanti nella riflessione complessiva in campo edilizio e urbanistico. Ha messo in guardia poi dal rischio di confondere il grado di conservazione di un edificio con le sue qualità costruttive. ''Il tema dei criteri da applicare - ha detto Winterle - è quindi fondamentale, ma in primo piano vi è anche il problema di come tutelare gli edifici. Non bastano i vincoli se non c'è sensibilità da parte dei proprietari e dei progettisti. Va ricordato che un edificio tutelato è parte di qualcosa, ha un valore non solo per il proprietario ma per la comunità''.

Le norme quindi non bastano senza un sostegno forte sul piano culturale. A fronte dell'alleggerimento dell'impianto normativo verso cui si sta tendendo, è emerso, devono quindi crescere la preparazione e la sensibilità. Beppo Toffolon, presidente della sezione trentina di Italia Nostra si è augurato che la discussione odierna aiuti a comprendere dove sta il confine tra quello che va conservato come è e quello che può essere modificato. ''La possibilità di un progetto di inserirsi nel contesto circostante - ha detto Toffolon - non può essere risolta solo dal rispetto delle norme''. ''L'alleggerimento delle norme - ha specificato l'assessore Daldoss - passa proprio da una maggiore sensibilità da parte dei tecnici e dei committenti. Si dovrà quindi insistere su processi di formazione rivolti anche a chi andrà a prestare la sua opera nelle commissioni paesaggistiche di comunità e in quelle edilizie comunali, che saranno chiamate ad un ruolo valutativo notevole. La sfida si giocherà sulla qualità dei progetti. In materia urbanistica e architettonica vi è una chiamata collettiva alla responsabilità che richiede il contributo di tutti. Le norme sono un indirizzo importante ma devono essere integrate dalla sensibilità degli uomini''. (lr)

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