News/Approfondimenti > 23 novembre 2011

Innovazione e artigianato sono il futuro

Appello di Goglio all'incontro sul paesaggio: serve una responsabilizzazione collettiva

C'è bisogno di lavorare assieme per essere protagonisti delle scelte.

Di campanilismo o di sviluppo locale si può anche morire. Oltre una sessantina di persone, ieri pomeriggio, hanno partecipato all'auditorium di palazzo Ceschi al convegno “Il respiro del paesaggio”, nell'ambito del progetto Step Scuola per il governo del territe rio e del paesaggio. “Quello che dobbiamo fare - ha detto il presidente della Comunità Sandro Dandrea - è rendere la nostra gente responsabile delle scelte con azioni formative per sviluppare un linguaggio comune e progettare insieme il futuro della Valsugana”.

Di nuova alleanza necessaria per fare paesaggio e abitare il futuro ha lungamente discusso Roberto Gambino, del Politecnico di Torino, mentre Paola Matonti ha aperto la tavola rotonda ricordando che (oggi bisogna essere reattivi e coraggiosi per attuare le scelte di sviluppo).

A breve anche in Valsugana e Tesino si elaborerà il nuovo piano di Comunità. La pista ciclabile della Valsugana – ha ribadito Bruno Zanon dell'Università di Trento - è stato un elemento innovativo che ha dato valore ai luoghi, oggi è richiesta da tutti come un bene che pretendiamo e viene visto come elemento di sviluppo qualitativo. La Comunità, a cui sono assegnate le nuove competenze, deve fare uno sforzo importante per individuare le nuove energie e capacità della valle prendendo spunto anche da realtà come Arte Sella per realizzare il Piano territoriale. Tirato in causa, il suo direttore artistico Emanuele Montibeller ha ricordato come introdurre un linguaggio nuovo in un territorio conservativo sia complicato ed anche in Valsugana c'è la necessità di dare ai luoghi nuova socialità. Quando la gente visita Arte Sella è contenta, sorride perché rapportarsi con la dimensione natura da benessere.

Per Franco Grasselli di Assoartigiani le associazioni sono momento di confronto, capacità di affrontare i problemi e spesso fanno nascere soluzioni nuove. Voi siete abituati da tempo a questa formula e la consulta degli imprenditori oggi riesce ad éssere competitiva anche fuori dal proprio territorio. Di autocoscienza necessaria per fare l'autogoverno di un territorio ha discusso Sergio Remi di Trentino Sviluppo, ribadendo come la sfida della Valsugana sarà quella di disegnare un futuro senza industria, per decenni fonte di sviluppo e che ha creato una cultura difficile da cambiare. Qui esiste una imprenditoria artigiana vivace, ci sono le filiere e bisogna decidere una volta per tutti se questa valle vuole essere solo un'area di transito o diventare un polo di attrazione e di interesse.

Oggi serve coraggio per trovare nuove soluzioni e fare progetti innovativi. <Dovete fare sistema, amministrare le risorse - ha concluso Silvio Goglio dell'Università di Trento - e dire basta alla non capacità di esprimere una rappresentanza politica in valle. Dovete diventare portatori di interessi a livello centrale puntando sulla razionalizzazione del territorio e lo sviluppo sostenibile, dare un ruolo più attivo alla valle con una visione condivisa del futuro. In poche parole dovete puntare su una responsabilizzazione collettiva per favorire un'autonomia territoriale senza aspettare che siano altri (la Provincia) a risolvere sempre i vostri problemi.


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