News/Approfondimenti > 11 gennaio 2006

Salgono le quotazioni dei manager. In Trentino-Alto Adige cresce la richiesta di professionalità specifiche da parte delle imprese del settore

Nelle due provincie le domande di iscrizione a corsi e master specialistici superano nettamente i posti disponibili. di Massimiliano Bona

L’Alto Adige e il Trentino, che con 25 e 16 milioni di presenze annue (senza computare le seconde case) sono ai vertici nazionali nel settore del turismo, hanno sempre più bisogno di manager qualificati. Molto forte è, quindi, la richiesta di iscrizione a corsi e master specialistici, a cui si sta cercando di dare una risposta potenziando l'offerta formativa.

Alto Adige. In provincia di Balzano corsi di laurea e master devono fare i conti con pre-iscrizioni superiori di 3-4 volte rispetto ai posti disponibili. Per soddisfare le esigenze degli allievi e delle aziende l'Università di Balzano aprirà a Brunico, nell' anno accademico 2007/2008, il corso (unico in Italia) di ''sport event management'', che si affiancherà a quello (trilingue) di management del turismo, nato nel 1998. «Sono 35 i posti disponibili a1l'anno - spiega l'assistente di direzione, Manuela Irsara - mentre le domande presentate sono mediamente 130. Finora si sono laureati 119 studenti, che hanno trovato impiego nelle Apt o in strutture di marketing regionali, nelle zone sciistiche italiane e austriache, negli alberghi».

Oltre alla sensibilità per il cosiddetto turismo dolce, legato alle tematiche ambientali, gli studenti di management del turismo sviluppano la necessaria esperienza per operare nel turismo internazionale. In quest'ottica, è previsto un tirocinio obbligatorio all'estero di sei mesi. Fra gli insegnamenti specialistici si contano, tra gli altri, l'event management, l'economia e gestione delle imprese di viaggio, il management delle destinazioni, la gestione delle imprese turistiche, il turismo culturale e delle usanze.

Trentino. In provincia di Trento molti manager impiegati nel turismo completano la loro formazione al tsm, consorzio che annovera l’ateneo locale tra i suoi fondatori. Gli allievi provengono da tutta Italia e dall' estero, dopo essere stati sottoposti a un processo di selezione. Anche in questo caso le domande di iscrizione al master sono dalle tre alle quattro volte superiori ai posti disponibili. «Il “Master of Tourism Management” - spiega il direttore del corso, Umberto Martini - intende formare 30 allievi sui temi del destination management, una disciplina recente che si occupa delle decisioni strategiche, organizzative e operati ve con cui gestire il processo di definizione, promozione e commercializzazione dei prodotti turistici espressi da un territorio. Dedichiamo - sottolinea il direttore - un' attenzione particolare anche al placement in azienda, che chiude il percorso e fa acquisire competenze immediatamente spendibili sul mercato del lavoro».

Sul fronte delle ricadute occupazionali, il 60% degli allievi frequentanti il secondo anno del master ha ricevuto proposte di proseguimento all'interno dell'organizzazione in cui ha effettuato il tirocinio.

«A richiedere queste figure professionali - continua Martini - sono anzitutto gli enti di promozione turistica locali.

Una nicchia interessante e in rapida espansione riguardi l'avvio di progetti di turismo sostenibile, tanto in destinazioni affermate, in cerca di una nuova identità, quanto in desti nazioni poco note e in rase d start-up. Esiste, inoltre, una crescente attenzione per gli strumenti di turismo sostenibile, quali certificazioni, etichette ambientali e metodi di misurazione degli impatti del turismo sulle destinazioni».

Anche l'area legata a internet svolge un ruolo sempre più importante nel turismo e il settore assorbe parte degli allievi trentini, impegnati anche in società di vendita on-line di pacchetti turistici e in progetti di web marketing. C'è poi il settore dell'hotellerie: in questo ramo tre allievi frequentanti le scorse edizioni svolgono attività lavorativa in catene internazionali nell'area ''sales e food&beverage''.

Un'altra area di sbocco, infine, è quella relativa alla creazione di itinerari ed eventi per la valorizzazione e la promozione dei prodotti tipici dei territori, come strade dei sapori, strade dei vini, manifestazioni enogastronomiche e fiere specializzate.

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