News/Approfondimenti > 25 giugno 2007

Trento - Formazione, valorizzazione e valutazione della dirigenza: oggi la firma dell'intesa

Con la firma del protocollo di intesa nasce l'Osservatorio permanente

Formare la classe dirigente e promuovere lo sviluppo di capacità manageriali all'interno delle pubbliche amministrazioni significa contribuire concretamente allo sviluppo economico e sociale di una comunità. Valutare, valorizzare e incentivare i dirigenti pubblici ha infatti un impatto importante sul cambiamento di mentalità di un'amministrazione pubblica, che oggi piú che mai deve essere orientata alla soddisfazione dell'utente, piú che allo svolgimento dei processi della burocrazia. Un obiettivo condiviso da Provincia autonoma di Trento, Trentino School of Management e Formez, il Centro di Formazione Studi, che oggi hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per la realizzazione di iniziative di ricerca, assistenza e formazione sulle tematiche della valutazione della dirigenza. A firmare l'intesa (''che apre sempre di piú il Trentino all'esterno'') il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, il presidente della Camera di Commercio Adriano Dalpez e il presidente dell'Uncem e vicepresidente di Formez Enrico Borghi.

L'esperienza maturata dalla Provincia autonoma di Trento negli ultimi anni anche attraverso Trentino School of Management per lo sviluppo di un sistema di valutazione della dirigenza efficace, insieme alle competenze del Formez, che si occupa di attività di consulenza, assistenza e formazione a favore delle pubbliche amministrazioni regionali e locali, daranno vita a iniziative e progetti per il sostegno all'innovazione nelle strutture organizzative delle pubbliche amministrazioni italiane.

L'accordo, della durata iniziale di tre anni, prevede, infatti, l'organizzazione di attività congiunte di ricerca, assistenza, scambio, confronto e formazione, con l'obiettivo di mettere in atto sistemi di valutazione della dirigenza presso le Regioni e le Province autonome, per renderle piú efficaci e coerenti anche con le nuove funzioni loro attribuite a seguito della riforma del titolo V della Costituzione.

Il Formez, da un lato, si occuperà dunque di fornire professionalità e servizi di assistenza e di formazione - anche a distanza - a sostegno dei processi di innovazione amministrativa, organizzativa e tecnologica. Per farlo, il Formez attiverà anche uno specifico spazio all'interno del proprio canale tematico web ''Lavoro Pubblico'', che sarà riservato alla rete degli esperti in valutazione della dirigenza. Il supporto di questo team di professionisti, individuati anche grazie alle competenze e all'esperienza maturate in questo versante da Trentino School of Management, sarà aperto a dirigenti delle risorse umane, dirigenti e funzionari degli uffici di supporto ai Nuclei di valutazione e componenti dei Nuclei di valutazione.

Obiettivo del protocollo di intesa è infatti quello di dar vita ad un vero e proprio Osservatorio permanente sui sistemi di valutazione della dirigenza, che periodicamente si occuperà della produzione di report sulle esperienze analizzate nelle pubbliche amministrazioni. L'Osservatorio costituirà un ottimo punto di partenza per elaborare strategie e progetti di formazione, approfondimento e sperimentazione su aspetti metodologici e operativi della valutazione, anche valorizzando le esperienze di successo. Un Comitato di coordinamento, istituito presso Trentino School of Management e composto da tre professionisti del settore, avrà il compito di sovrintendere alle attività dal punto di vista scientifico e metodologico. L'accordo avrà come finalità anche quella di favorire la reciproca conoscenza, lo scambio e il confronto tra le amministrazioni regionali e le Province autonome sulle esperienze di valutazione della dirigenza.

È questo un protocollo recente, che dà già i primi risultati concreti. È infatti grazie alla partnership tra Provincia autonoma di Trento, Trentino School of Management e Formez che è stata possibile la pubblicazione del primo ''Rapporto sui sistemi di valutazione della dirigenza nelle Regioni e nelle Province autonome. Modelli ed esperienze a confronto'', prodotto dalla Trentino School of Management (edizioni FrancoAngeli) e curato da Mauro Marcantoni e dal ricercatore del Formez, Vincenzo Veneziano.

Il volume sarà presentato ufficialmente a Roma giovedí prossimo, 28 giugno, nel corso di una cerimonia che si terrà alle 15 nella sede del CNEL (viale Davide Lubin 2) alla presenza di autorevoli esponenti del mondo della pubblica amministrazione italiana e di esperti del settore della gestione del personale e della valutazione quali Gian Piero Scanu - Sottosegretario alla Funzione Pubblica, Massimo Massella Ducci Teri - Presidente Aran, Carlo Dell'Aringa - Presidente di AISRI e Commissario straordinario di ISFOL, Massimo Egidi - Rettore della LUISS, Giuseppe Della Rocca - Docente universitario e Nadio Delai - Presidente di Ermeneia e oltre dieci regioni italiane.

L'indagine prende in esame alcuni aspetti del passaggio delicato a cui sono sottoposte le Regioni e le Province autonome in una fase caratterizzata dal ruolo crescente nel governo delle comunità locali attributo loro dalle recenti riforme normative.

In particolare, il volume si sofferma sui risultati di due ricerche, dedicate rispettivamente alla situazione delle dirigenza (incidenza dei dirigenti sulla dotazione complessiva del personale, accesso al ruolo dirigenziale, retribuzione e composizione, trend evolutivo nelle dotazioni di personale dirigenziale) e ai sistemi di valutazione in ambito regionale (con un focus sulle principali criticità rilevate). Dalle considerazioni emerse da queste indagini, lo studio traccia un quadro della situazione italiana della dirigenza nelle pubbliche amministrazioni, evidenziando anche alcuni nodi su cui intervenire nei processi di valutazione. In particolare, sono stati rilevati come problematici il tasso di conflittualità del rapporto tra valutato e valutatore, l'appiattimento verso l'alto dei giudizi e la frequente impossibilità di premiare i comportamenti virtuosi, la difficoltà nell'individuare indicatori capaci di cogliere gli aspetti qualitativi dell'azione amministrativa, l'autoreferenzialità degli apparati e l'insufficiente ricorso allo strumento della customer satisfaction (red).
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