News/Approfondimenti > 05 aprile 2016

I giovani sono più pessimisti: la natura non recupererà i danni

Trentino

TRENTO. Sul fronte politico il rapporto evidenzia una dicotomia fra le dichiarazioni d'intenti dei politici provinciali e le richieste espresse, anche di recente, dai territori e dalle istituzioni locali, di valle e comunali. Cosa pensano invece i cittadini? Lo ha indagato il secondo volume del rapporto presentato ieri, intitolato «Percezioni, rappresentazioni e significati del paesaggio in Trentino». Si tratta di un'indagine qualitativa secondo il Metodo Delphi. L'indagine ha svolto 1457 interviste de visu, con 29 rilevatori formati in modo specifico. Il campione è stato diviso fra residenti della fascia di età 18-35 anni, poi quella 36-59, infine della fascia sopra i 60 anni. I comuni di residenza erano divisi per categorie di alta performance (località di turismo montano spinto), di bassa performance, di riconversione e di fondovalle. Emerge innanzitutto una diffusa percezione del paesaggio trentino come un bene collettivo da tutelare. Emerge anche una diffusa valutazione positiva degli intervistati rispetto alla cura del paesaggio trentino, che è percepito dalla maggioranza (67%, lo indica come prima scelta) come paesaggio di montagna e bosco. Tuttavia molti (il 68,4%) indicano che il paragone con l'Alto Adige ci fa perdere punti. Si registra comunque una visione abbastanza evoluta, ovvero il paesaggio è percepito come costruzione e responsabilità, non solo come dato “da cartolina”. La consapevolezza dei problemi è chiara: il 44% degli intervistati dichiara che in passato c'è stato un eccessivo consumo di suolo. Rispetto al futuro del paesaggio e degli usi del territorio, i giovani (fascia di età 18 – 35 anni) si mostrano pessimisti rispetto agli over 60, anche perché dichiarano di sapere che la natura non potrà da sola recuperare i danni subiti dall'urbanizzazione. Emerge una forte richiesta di partecipazione, educazione e formazione, considerati strumenti utili


per ridurre il consumo e deterioramento del paesaggio. Tra i fattori indicati dagli intervistati come disturbanti della qualità della vita in Trentino ci sono il traffico (56,4% intervistati), l'impoverimento degli ambienti naturali (55,3%) e sempre il consumo di suolo (54%). (m.d.t



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