News/Approfondimenti > 31 marzo 2006

Presentato studio su problemi e potenzialità. Parte dallo sport il rilancio turistico di Sanremo. Analisi sugli impianti e la crisi degli alberghi. Delineate le strategie di marketing settoriale.

di Gianni Micaletto

Parte dallo sport la nuova politica turistica di Sanremo. La base è lo studio di settore affidato dal comune alla Trento School of Management (tsm) e presentato ieri a Palazzo Bellevue. Un lavoro capillare durato oltre un anno e sintetizzato nel volume  “Il turismo sportivo – Il caso Sanremo” che, in particolare, fotografa la situazione delle strutture, analizza flussi e potenzialità, delinea le possibili strategie. “È uno studio innovativo, un vero e proprio strumento di lavoro – sottolinea l’assessore Igor Varnero (promozione turistica) – Lo dimostra il fatto che abbiamo già stanziato 390 mila euro per un piano di marketing triennale. Che non può che partire proprio dall’analisi del mercato. E per attrarre a Sanremo nuovi flussi turistici, è strategico anche il Calendario delle manifestazioni: stiamo lavorando per proporre nuovi eventi, in questo caso mirati al segmento dello sport”.

L’assunto è che l’appeal si Sanremo non basta più. “Qualunque meta, seppur gloriosa, se resta ferma è destinata a tramontare. Perché il mercato turistico è diventato troppo ricco di offerte”, spiega Umberto Martini, direttore del Master di turismo manageriale alla tsm. Di qui la messa a fuoco dei punti di forza e di debolezza della città nel settore, grazie ad un lavoro sul campo svolto da studenti della tsm, con la collaborazione di Sanremo Promotion (“diventerà sempre più braccio operativo del Comune”, dice Varnero). Gli alberghi sono fra gli aspetti negativi: “Il rapporto qualità-prezzo non regge il confronto con altre destinazioni”. E negli ultimi dieci anni, Sanremo ha perso il 17% della propria capacità ricettiva con la chiusura di molti hotel. Nello stesso periodo, gli arrivi sono calati del 16% e le presenze del 21%. Dall’analisi emerge che la città ha importanti tradizioni sportive, ma non le sfrutta abbastanza per attirare nuovi flussi turistici. Lo studio si è concentrato su golf, (il Circolo degli Ulivi è stato il primo in Italia), vela, equitazione, ciclismo su strada, mountain bike, tiro a volo e motori. All’estero, i mercati di riferimento (da penetrare nel medio-lungo periodo) sono soprattutto Olanda, Gran Bretagna, Germania, Austria, Belgio e i paesi scandinavi.

La strategia di riposizionamento di Sanremo come destinazione turistica non può ignorare gli aspetti urbanistici, a cominciare dal futuro dell’area sportiva di Pian di Poma e dallo sfruttamento dell’ex ferrovia come pista ciclabile e percorso di una Maratona sul mare. Allo studio ha collaborato anche l’assessorato alle politiche giovanili retto da Roberto Del Beccaro. “Lo scopo è quello di offrire ai giovani di Sanremo un approccio nuovo e professionale con il mercato turistico – spiega -. Abbiamo anche messo in palio due borse di studio per neo laureati disposti a cimentarsi in uno specifico master, ma non si è presentato nessuno. Torneremo alla carica quest’anno.

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