News/Approfondimenti > 13 ottobre 2015

EXPO MILANO 2015: ''In Trentino la montagna è viva grazie all’autonomia''

comunicato PAT n. 2540

''Il Trentino è riuscito a mantenere la montagna viva e popolata, grazie alla qualità della vita e al lavoro. Il merito è della nostra Autonomia che ci ha permesso di decidere tempi e modalità di spesa delle nostre risorse''. L’assessore provinciale all’ambiente e infrastrutture della Provincia autonoma di Trento, Mauro Gilmozzi, ha presentato ad Expo Milano 2015, in occasione del convegno dedicato alla vivibilità in montagna, un Trentino moderno, allineato con i tempi ma fortemente legato al proprio territorio. ''Il nostro obiettivo - ha continuato l’assessore Gilmozzi - è lavorare, anche come pubblica amministrazione, affinché la gente rimanga in montagna''. Un riconoscimento alle politiche montane del Trentino è arrivato anche dall’assessore all’ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin, ''il Trentino è un esempio di gestione della montagna'', e dal collega della Regione Piemonte Alberto Valmaggia, ''A loro invidio le filiere produttive, ad incominciare dal legno''. Nella seconda parte del convegno, di cui erano capofila la Regione Piemonte e la Provincia autonoma di Trento, sono state presentate delle eccellenze montane: la filiera foresta-legno-turismo della val di Fiemme, la laurea magistrale in management della sostenibilità e del turismo e World natural heritage management, master per la gestione dei beni naturali Unesco.


La montagna è un ecosistema complesso, fragile e talvolta svantaggiato, ma di grandi risorse, non solo naturali, che vanno però valorizzate grazie ad interventi e azioni condivise per la tutela degli interessi comuni. E ancora - coma ha sottolineato il sociologo Aldo Bonomi - oggi assistiamo ad un cambio di paradigma: la montagna dei vinti sta cedendo la scena ad una montagna che ha vinto. 

E’ questo il messaggio che arriva dal convegno dedicata alla “Vivibilità della montagna” , organizzato oggi ad Expo Milano 2015 dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome presso l’auditorium di Palazzo Italia. 

Nel corso del suo intervento, l’assessore all’ambiente della Provincia autonoma di Trento, Mauro Gilmozzi, ha presentato alcuni dati sul Trentino di oggi: “Il Trentino è riuscito a garantire alla montagna quell’attrattività verso le persone che ha consentito di scongiurare lo spopolamento delle valli e dei territori alpini. Abbiamo un indice di vecchiaia uguale alla città di Verona e ad aree urbanizzate, così come stiamo registrando un indice di disoccupazione tra i più bassi d’Italia. La ragione è presto detta: abbiamo creato le condizioni per garantire lavoro e qualità della vita alle persone. In Trentino abbiamo ottenuti risultati concreti e questo grazie all’Autonomia che ci permette decidere come e quando spendere le nostre risorse. Il distretto della montagna non va misurato in altitudine, ma va considerato come un’area dove troviamo importanti risorse naturali e dove c'è necessità di servizi e risposte precise ad esigenze quotidiane”.


L’assessore Gilmozzi ha anche ricordato gli investimenti della Provincia autonoma di Trento nel settore idrogeologico, gli interventi a favore della ripresa del bosco e delle comunità boschive, “l’acciaio ha sostituito la cultura del legno”, ha sottolineato, e, non ultimo, il turismo. “Il paradosso della montagna - ha concluso l’assessore Gilmozzi - è che tutti vogliono che resti abitata ma pochi decidono di viverla. La montagna è un patrimonio comune e proprio per questo ha bisogno di qualità della vita e opportunità lavorative. Il modello adatto alla montagna non sono le macroregioni e la loro visione centralista, ma un modello che nasce da ragionamento su progetti ed obiettivi comuni”.


Nei corsi dei loro interventi, altri due assessori all’ambiente di Veneto e Piemonte, Gianpaolo Bottacin e Alberto Valmaggia, hanno riconosciuto al Trentino un ruolo di riferimento in Italia per la tutela e la valorizzazione dell’Italia.

La seconda metà della giornata è stata riservata ad alcune eccellenze, casi di successo, su progetti avviati in zone alpine. Tre di loro erano trentini: la filiera foresta-legno-turismo della val di Fiemme, la laurea magistrale in management della sostenibilità e del turismo e World natural heritage management, il master per la gestione dei beni naturali Unesco.


MaST- Management della Sostenibilità e del Turismo - si propone di preparare laureati con una robusta competenza multidisciplinare per la gestione sostenibile di imprese profit e non profit, nazionali e internazionali e di enti e amministrazioni pubbliche operanti in diversi settori, tra i quali quello turistico. La laurea magistrale MaST, unica in Italia che affronta i temi della gestione eco-sostenibile di imprese, organizzazioni, istituzioni, ha preso avvio nell’a.a. 2015-16. Il progetto è stato sviluppato partendo da tre considerazioni di base, la prima riguarda la possibilità di attrazione di studenti provenienti dal centro-nord Italia e dell'area dell'Euregio interessati ad una formazione magistrale sui temi del management della sostenibilità e del turismo, non disponibile altrove. Negli incontri organizzati dagli atenei di Trento, Bolzano e Innsbruck a partire dall'ottobre 2013, è stata raccolta una manifestazione di interesse per attivare fin da subito forme di scambio.


Il legno e la filiera del legno sono il cuore del progetto sostenibilità presentato ad Expo Milano 2015 dalla valle di Fiemme. La filiera del legno è un ciclo perfetto, grazie alla coltivazione del bosco, trasformazione e commercializzazione. La filiera rispetta l’ambiente: si taglia meno di quanto il bosco produce e si interviene per migliorare il bosco. In Val di Fiemme il bosco rappresenta un capitale, che ogni anno produce i suoi interessi. Gli interessi sono quella quota annua di alberi che vengono tagliati. Si usano gli interessi ma non si intacca il capitale. Il taglio di un bosco non ha solo un valore commerciale, ma serve anche a rigenerare il bosco stesso, a tenerlo sempre in buona salute. Una foresta “vergine”, con alberi a terra in decomposizione, consuma l’ossigeno che produce. La foresta della Val di Fiemme è un polmone vivo, rigoglioso, un bene di inestimabile valore.


World Natural Heritage Management (Wnhm) è un master internazionale, promosso tra gli altri da Tsm e Provincia autonoma di Trento finalizzato alla conoscenza e gestione dei beni naturali iscritti nella Lista del Patrimonio mondiale naturale dell’umanità UNESCO, segnatamente dei siti montani e delle Dolomiti. Il Master è giunto alla terza edizione, ora in corso. 



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