Sanremo all’università del turismo. Esperti della super scuola di Trento per cambiare immagine e offerta

Sanremo. L’amministrazione comunale cerca nuove strade per caratterizzare e rilanciare l’offerta turistica sanremese, preda di un lento ma costante declino e soprattutto di una vera e propria “crisi di identità”. E per questo stringe un patto con la tsm-Trento School of Management, un Centro Master per l’alta formazione manageriale e imprenditoriale in aree specialistiche come appunto il turismo, creato da Università, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento.

L’accordo avrà subito una valenza pratica, operativa. Dieci studenti del Master of Tourism Management dall’aprile al giugno prossimi svolgeranno una ricerca “sul campo” a Sanremo, insieme con i loro tutor e in collaborazione con Comune e Sanremo Promotion, da tradurre in idee e progetti mirati a definire meglio il prodotto turistico sanremese e quindi ad individuar ei segmenti di mercato a quale proporlo, cioè alla clientela più sensibile all’offerta della Riviera. Alla fase di indagine seguiranno stages di laureati del Master in enti e organizzazioni del Comune, dal luglio all’ottobre 2005.

Ma funzionerà anche il percorso inverso, da Sanremo a Trento: a partire dall’anno formativo 2005/2006 il Comune assegnerà due borse di studio del valore di 5.000 euro l’una (Iva compresa) a laureati sanremese che si iscriveranno al Master della tsm, e concorderà con la stessa scuola attività formative per manager, dirigenti e quadri di Palazzo Bellevue e di altri enti del settore turistico.

Tutti gli aspetti dell’inedita iniziativa sono stati illustrati ieri dagli assessori Igor Varnero (turismo) e Roberto Del Beccaro (politiche giovanili), e da un gruppo di manager e docenti della tsm: Umberto martini, Paolo Grigolli, Alessandro Bazzanella e Gianluca Cepollaro. Sottolinea Varnero: “Con la scuola di alta formazione di Trento vogliamo trovare una strategia, una politica turistica da sviluppare negli anni, insieme con gli operatori. Serve umiltà, siamo consapevoli che abbiamo bisogno di aiuto per “riposizionare “ Sanremo in un mercato turistico globalizzato in cui non bastano più uno spot o un manifesto. La tsm ci aiuterà a guardare alla nostra offerta turistica con occhi diversi, a capire come valorizzare le risorse territoriali, organizzandole in “prodotto” da proporre non in modo generico, ma a ben individuate fasce di clientela nazionale ed internazionale”.

Varnero sottolinea “che tutto questo sarà un lavoro non teorico, ma molto pratico, che approderà in progetti di commercializzazione” del prodotto turistico sanremese. Partendo da alcune linee guida che abbiamo già individuato nel nostro programma amministrativo: il turismo congressuale, sportivo, culturale ed enogastronomico”.