Arte ed economia, confronti e scontri. Un ciclo di conferenze per comprendere un rapporto complesso
L’INIZIATIVA: “AZIONI E TRATTAZIONI”. Nell’ambito della mostra alla Civica “interessi Zero!”. Tra gli ospiti anche il presidente del Centro Pompidou. di Tommaso Pasquini
TRENTO. Il rapporto tra arte ed economia è il tema portante della mostra ''Interessi Zero!'', allestita alla Galleria civica fino al 29 maggio. Un rapporto indagato spesso in modo provocatorio dalle opere degli artisti di portata internazionale presenti alla mostra. Dopo aver mostrato questo rapporto attraverso le opere d'arte, la Civica chiama ora a confronto artisti ed economisti in una serie di'conferenze e incontri tematici realizzati con la collaborazione della facoltà di Economia dell'Università di Trento, l'Ordine dei dottori commercialisti del Trentino e la Trento School of Management (tsm).
''Azioni e Trattazioni: quando l'economia deve fare i conti con l'arte'', è un ciclo di conferenze «nato per approfondire l'interesse crescente degli economisti per l'arte e degli artisti per l'economia - afferma il preside della facoltà di Economia Carlo Borzaga - un tentativo di comprendere qua!e contributo possa dare l'arte alla comprensione dei processi economici», attraverso quattro incontri durante i quali non soltanto avremo modo di ascoltare filosofi, critici d'arte, sociologi-e antropologi discutere di tematiche economiche e sociologiche, ma anche di assistere direttamente alle azioni e alle performance degli artisti presenti.
Certo, come ha spiegato Ugo Morelli in rappresentanza della tsm, quello del rapporto tra arte ed economia è ancora un territorio non definito, dove è facile perdersi e sprofondare. L'importante però è continuare e proseguire nell'indagine di questo incontro, per valutare bene quanto arte e cultura riescono ad influire sulla società, nella misura in cui spingono quest'ultima a riflettere su se stessa. «Questo ciclo di conferenze va proprio in questa direzione, ed è chiaro che assisteremo anche a qualche incongruenza tra le posizioni di economisti, artisti e critici d'arte», spiega il direttore della Galleria civica Fabio Cavallucci, illustrando il calendario delle conferenze e i nomi di spicco, sempre alle 18 nella sala conferenze di Economia.
Si parte il prossimo 29 aprile con un incontro dal titolo ''Arte ed economia: di che cosa stiamo parlando?'' per approfondire tematiche relative alla dematerializzazione del valore di scambio in compagnia dell'economista e co-curatore della mostra ''Interessi Zero!'' Luigi Sacco, Ugo Morelli e Bruno Racine, che da due anni presiede il Centre George Pompidou di Parigi, come ospite d'onore della serata. Il secondo appuntamento è fissato per il 9 maggio, quando il tema trattato sarà ''Arte ed economia in epoca di post-fordismo'', discusso dal critico d'arte Marco Scotini e dal docente di Strategie d'impresa Enzo Rullani, con la partecipazione di Jota Castro, che prima di scoprirsi artista ha lavorato per anni come diplomatico alle Nazioni unite e nella Comunità europea. Il 17 maggio si discuterà di ''Arte ed etica per un'economia complessa'' con Aldo Giorgio Gargani, Massimo Egidi e Michael Rakowitz, l'artista autore dell'auto tenda rubata; per concludere il 25 maggio con Minerva Cuevas, Marco Senaldi e Irene Tinagli che discuteranno su ''Il valore simbolico: stimolo per lo sviluppo o strumento di potere?''.