News/Approfondimenti > 05 aprile 2016

Urbanizzazione in Trentino, il cemento raddoppia in 40 anni: primato negativo per Primiero, Fiemme e Paganella

La voce del Nord Est

Il modello insediativo più diffuso nelle valli ha portato spesso ad abbandonare i centri storici. Nuovi edifici unifamiliari, nuove strade, aree produttive molto estese e la diffusione di “seconde case”, hanno portato ad aumentare in modo a volte incontrollato il consumo di suolo. Il nostro paesaggio è diventato più caotico, spesso non si individua più il limite tra i paesi e le aree agricole che appaiono sempre più frammentate e impoverite dalla presenza di edifici, strade e zone produttive. Anche nelle aree agricole più pregiate si è assistito ad una progressiva espansione dei centri abitati.


La presentazione del rapporto a Trento, è per alcuni aspetti, il risultato di quanto, ormai da qualche anno, si sta facendo sul tema del nostro spazio di vita, il paesaggio. Determinante il lavoro di due organismi della Provincia autonoma: l’Osservatorio sul Paesaggio di cui è responsabile Giorgio Tecilla e la scuola per il governo del territorio e del paesaggio, diretta da Gianluca Cepollaro. Lavorando di concerto hanno realizzato due ricerche importanti confluite nel Rapporto sullo stato del paesaggio. La prima, quella sulla percezione che i trentini hanno del proprio paesaggio – presentata da Gianluca Cepollaro – ha evidenziato, fra l’altro, che c’è una discreta consapevolezza fra gli abitanti del Trentino sull’importanza del paesaggio, lo riconoscono come valore e bene collettivo. L’altra – presentata da Giorgio Tecilla – ha messo in luce le dinamiche di urbanizzazione e di consumo di suolo.


Il rapporto ha lo scopo di permettere ai cittadini una maggiore conoscenza sul tema, interpretare le dinamiche di trasformazione, fornire alle amministrazioni territoriali strumenti utili per governare i processi di trasformazione del paesaggio, verificare l’efficacia delle azioni pubbliche e private che hanno come scopo la salvaguardia, la conservazione e valorizzazione del paesaggio, implementare la diffusione e l’evoluzione della cultura paesaggistica in Trentino. La presentazione è iniziata con la proiezione del filmato “Futuro con vista.


La riforma urbanistica per un futuro vivibile” ideato da Ugo Morelli, coordinatore scientifico dell’area della formazione e della ricerca Dolomiti UNESCO di tsm-step, interpretato da Isabella Bossi Fedrigotti, nella parte di una nonna, e da Massimiliano Griot, nella parte del nipotino. Una modalità innovativa per trattare un tema non così facile ma che deve arrivare nelle “corde” di tutti. Un dialogo sul presente e sul futuro (è ambientato nel Trentino del 2032) che tratta i temi del risparmio di suolo, della tutela del paesaggio, della valorizzazione delle risorse naturali, della riqualificazione del patrimonio esistente. La direzione artistica è di Valentina Gottardi. 


“Continuare le azioni fin qui fatte, raccordando i soggetti che si occupano di paesaggio, compreso il comitato per la qualità architettonica del paesaggio e coloro che si occupano di Dolomiti UNESCO, – ha detto in conclusione l’assessore Daldoss – per proseguire con coerenza e determinazione sulla strada intrapresa e aumentare il senso di responsabilità già abbastanza diffuso”. In riferimento al filmato realizzato ha ringraziato, particolarmente, Isabella Bossi Fedrigotti ed ha evidenziato come “Futuro con vista” sarà uno degli strumenti per coinvolgere gli studenti su una tematica fondamentale per la vita presente e, soprattutto, per quella futura. Isabella Bossi Fedrigotti, intervenendo alla presentazione, ha detto di aver prestato la propria immagine “perché questo tema mi è tanto caro ed è uno degli argomenti che tratto nei miei articoli. Chiedo però al presidente Rossi e all’assessore Daldoss, agli amministratori in generale, di essere coerenti perché, nel filmato, la faccia e le parole sono le mie”.



knock off watches