News/Approfondimenti > 25 ottobre 2012

Sta per nascere l’Alto Garda del futuro

Trentino, 25 ottobre

Come cambierà il paesaggio urbano, nell’alto Garda, da qui ai prossimi trent'anni? La risposta a questo interrogativo sarà presto contenuta nel piano urbanistico territoriale che metterà nero su bianco le strategie di sviluppo economico e anche di tutela ambientale. 

Ma un primo assaggio di quello che ci riserverà il futuro lo si potrà avere stasera, nell’ambito dell’incontro pubblico organizzato dalla Comunità dell'alto Garda e Ledro e da quella della valle dei laghi («Ricomporre Paesaggi», il titolo) che si terrà alle 20.30 nella sala riunioni della Comunità (ex Incompiuta) a Riva. Fra le altre cose l'architetto Alberto Cecchetto illustrerà lo studio sul riordino e la riqualificazione del nesso urbano Riva-Arco. E questo perché è inevitabile far partire ogni discorso programmatorio dalla questione della viabilità. 

«La ridefinizione della mobilità e dei trasporti sarà il primo tassello da inserire nella nuova pianificazione territoriale – spiega l'assessore all'urbanistica della Comunità Mauro Malfer – perché è indubbio che è da qui che si deve iniziare nel disegnare l'alto Garda e la val di Ledro del futuro. Per quanto ci riguarda siamo finalmente pronti a passare alla fase esecutiva del piano territoriale. L'iter è stato più lungo del previsto ma adesso abbiamo in mano gli strumenti per poter operare, in primis le risorse professionali.

Il 6 novembre si riunirà la commissione che deciderà il nome del docente universitario a cui ci affideremo per la predisposizione del progetto preliminare. Il passo successivo sarà quello di mettere insieme le aspettative che ci sono sul tavolo e quindi concertare con i sindaci la bozza da sottoporre, successivamente, alla collettività, ovvero ai portatori di interessi. La conclusione di questo iter, che auspichiamo avvenga entro il 2013, sarà la firma, da parte di tutti i sindaci, dell'accordo programmatico che verrà girato alla Provincia per il via libera definitivo. Il secondo step riguarderà il passaggio cartografico, ovvero la traduzione scritta degli intenti raggiunti e già definiti». 

Nel frattempo, però, si cercherà di anticipare un pezzo di pianificazione, quella che riguarda la fascia lago, per dare definizione ai vari progetti che bollono in pentola, dalla ciclabile Limone-Malcesine al centro velico del Linfano. Ma il piano conterrà anche molto altro. Ad esempio si fa strada l’idea di un People Mover (una navetta automatica su gomma) per il trasporto dei pendolari. Le idee sono tante e presto verranno riordinate e trasformate in proposte. «Il metodo che utilizzeremo sarà quello della concertazione - conclude Malfer - mentre la filosofia di fondo punterà essenzialmente all'equilibrio fra sviluppo e tutela. Perché qui ci giochiamo il nostro futuro». (gl.m.) 


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