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Autismo e neurodivergenze. Metodi, strumenti e strategie per la montagna inclusiva

Lo sport e le attività ludico motorie in montagna, anche grazie al contatto con l'ambiente naturale, possono essere un'occasione di miglioramento del benessere psicofisico delle persone con autismo e neurodivergenze.
I professionisti degli sport e delle attività in montagna svolgono un ruolo fondamentale poiché forniscono gli strumenti tecnici per un approccio efficace e sicuro. Nel caso di ragazzi e adulti con disabilità, inoltre, possono essere parte del sistema di cura tessuto con passione e sensibilità intorno all'individuo, contribuendo così all'integrazione sociale e allo sviluppo delle abilità personali, con benefici non solo per il singolo ma per le famiglie e la comunità.
TSM-ADM Accademia della Montagna, in considerazione dell'aumento della richiesta di sport inclusivo, in partnership con Sportfund fondazione per lo sport Ets e in collaborazione con il Collegio Maestri di sci del Trentino, il Collegio delle Guide Alpine – Maestri di Alpinismo della Provincia di Trento, propone un corso di formazione dedicato ai professionisti della montagna, finalizzato ad affrontare le problematiche legate all'insegnamento alle persone con autismo e neurodivergenze.

Attraverso la presentazione dei principali modelli teorici di riferimento sul tema del “diverso funzionamento della persona con autismo e neurodivergenze, verranno presentati, e successivamente discussi nei gruppi di lavoro, approcci e strumenti per lavorare “sul campo” con efficacia e sicurezza.

Competenze

Il percorso formativo permetterà di:

  • approfondire la conoscenza dell'autismo e delle neurodivergenze alla luce delle teorie più recenti;
  • apprendere una pratica didattica adeguata;
  • analizzare i benefici che l'attività in montagna, sia estiva che invernale, può produrre per le persone con autismo e neurodivergenze.

Coordinamento

Ilaria Perusin, referente TSM-ADM Accademia della Montagna.

Articolazione e contenuti

Il corso, della durata di 7 ore, si articola in una parte teorica, la mattina, di approfondimento di alcune peculiarità d'apprendimento delle persone con neurodivergenze, e una parte pratica, il pomeriggio, destinata alla supervisione e alla pianificazione delle attività in montagna.

INTRODUZIONE AL PERCORSO | 09.00 – 09.15
Ilaria Perusin, referente TSM-ADM Accademia della Montagna
Alberto Benchimol, presidente Sportfund fondazione italiana per lo sport Ets

PARTE TEORICA | 09.15 – 12.30
09.15 – 10.45
Autismo e neurodivergenze. Modalità di adattamento e apprendimento
Stefano Cainelli, psicologo e musicoterapeuta, Università degli Studi di Trento

Pausa

11.00 – 12.30
Strumenti per favorire gli apprendimenti nell'autismo e nelle neurodivergenze
Federico Comini, psicologo e psicoterapeuta, Coop. Soc. La Rais

Pranzo libero

PARTE LABORATORIALE | 14.00 – 17.00
14.00 – 15.30
Il lavoro sul campo: analisi delle esperienze dei partecipanti

Pausa

15.45 – 17.00
Strategie e strumenti di pianificazione delle attività

Coordinano le attività di gruppo
Stefano Cainelli, psicologo e musicoterapeuta, Università degli Studi di Trento
Federico Comini, psicologo e psicoterapeuta, Coop. Soc. La Rais

CONCLUSIONI | 17.00 – 17.30

Destinatari

Il percorso si rivolge a maestri di sci con o senza “specializzazione disabili”, guide alpine e accompagnatori di media montagna. L'attestato di frequenza verrà rilasciato ai partecipanti che abbiano frequentato almeno il 70% del percorso.

Modalità di iscrizione

La partecipazione al percorso è gratuita previa iscrizione online entro lunedì 11 novembre 2024. Il percorso prevede un numero massimo di 25 partecipanti. Le domande di iscrizione verranno accolte in ordine cronologico di presentazione.

Modalità di erogazione

Il metodo combina lezioni frontali con due laboratori esperienziali in piccoli gruppi. Il lavoro di gruppo è coordinato dai docenti con l'obiettivo di analizzare situazioni specifiche e pianificare le attività in montagna condividendo strategie e strumenti didattici.

Pre-requisiti

Per la partecipazione al corso è preferibile avere una conoscenza di base del tema maturata attraverso, ad esempio, l'accompagnamento di persone con disturbo dello spettro autistico o neurodivergenze oppure la partecipazione ai corsi di TSM-ADM riguardanti la montagna accessibile.

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